“Ogni amico, ogni compagno di vita umano che ci affianca lo scegliamo (o veniamo scelti) in base alle compatibilità caratteriali, come mai questo viene trascurato quando decidiamo di avere un cane nella nostra vita?”

Molto spesso quando si sceglie un cane ci si fa influenzare da fattori che dovrebbero invece avere una rilevanza secondaria. Lo si sceglie per la taglia, lo si sceglie per l’aspetto fisico, ma non tenere in considerazione il carattere e la personalità di un cane potrebbero avere effetti disastrosi sulla vostra esperienza. Esempi classici di errori commessi sono: “Ho visto Hachiko, voglio un hakita”, quando un Hakita Inu è un cane con una personalità assolutamente difficile da affrontare se non ben preparati; oppure “Abito in appartamento, prendo un beagle che è piccolo”, senza considerare che un beagle è un cane selezionato piccolo perché cacciatore da tana, che cercherà quindi di “scavare” ovunque decida ci sia una “tana” nel vostro appartamento. La scelta del giusto animale da portare a casa deve essere fatta con grande consapevolezza, perché è una scelta che avrà conseguenze per i prossimi 10/15 anni della vostra vita. Anni che vedranno il vostro animale passare dal cucciolo iperattivo, all’adulto equilibrato, all’anziano con i suoi problemi di salute. Una adozione che non prenda in considerazione questa situazione è una azione irresponsabile, con l’aggravante che a pagarne le conseguenze sarà quasi esclusivamente il cane: maltrattamenti e abbandoni.

L’approccio corretto per l’adozione di un cane dovrebbe partire dall’uomo, e non dal cane: la propria personalità, il proprio stile di vita, i propri spazi vitali. Analizzato questo, ci si può mettere alla ricerca del cane giusto, che sia un cane di razza o un meticcio. Per i cani di razza, dobbiamo partire dal presupposto che tutte le razze attualmente in circolazione, più di 370, sono state nel tempo selezionate dall’uomo con uno scopo ben preciso in mente: il lavoro. Ogni razza di cane è quindi specializzata nel fare qualcosa, che sia il riporto, la difesa di un territorio, la guida di un gregge, la ricerca di una preda o il suo inseguimento. Ognuna di queste specializzazioni si basa sull’esaltazione selettiva di uno degli aspetti caratteriali della specie, che sia l’istinto predatorio per un Border Collie, o quello di protezione dei cuccioli forte in cani come il labrador. Il fatto che poi successivamente alla prima selezione di razza si siano identificati utilizzi diversi da quelli originari non ha comunque assopito il loro istinto, al massimo lo ha indirizzato in un’altra direzione. Ecco come ad esempio un labrador può diventare un ottimo cane guida o un cane da pet therapy, ma non sarà mai un buon cane da guardia. Il suo istinto sarà quello di servire il suo padrone (che lui vede come un suo cucciolo da proteggere e di cui prendersi cura), mentre il suo istinto di predazione o di difesa del territorio sono stati volutamente abbassati durante la selezione.
Lo stesso discorso, sia ben chiaro, vale anche nell’adottare un meticcio, che sia un cane da canile o il cucciolo regalato da un amico. Con l’aggravante però che nel meticcio non si sa a priori quale sia la componente caratteriale predominante, come avviene invece nei cani di razza. L’adozione di un meticcio deve essere quindi fatta con la consapevolezza che, se non guidati da un esperto che ci aiuta a riconoscere l’indole del cucciolo, si sta facendo un salto nel buio. Recentemente nei canili è stata fortunatamente abbandonata la pratica dell’adozione “shopping” dove si va, si sceglie un cane e ce lo si porta a casa: al momento viene imposto un test familiare per valutare l’ambiente dove il cane andrà ad abitare, si fa un percorso di affiancamento assieme ad un educatore specializzato, e solo se viene comprovata la compatibilità uomo-cane si procede all’affido. Il meticcio “di casa”, invece, a livello caratteriale potrebbe essere qualsiasi cosa, non ci sono garanzie sulla sua personalità se non quelle che solo un esperto può essere in grado di riconoscere. Adottatelo quindi ben consci di questo, e pronti ad essere voi ad adattare il vostro stile di vita al suo carattere ed alle sue esigenze.
Tutto questo serve per far comprendere come sia molto importante conoscere e capire il tipo cane che si andrà a portare a casa PRIMA di adottarlo.

Una volta stabilita la razza che meglio si adatta al proprio stile di vita, sarebbe importante riuscire a fare un ulteriore passaggio, ovvero una valutazione caratteriale del singolo cucciolo. Se è vero che in una razza si possono comunque conoscere a priori alcune caratteristiche tipiche, è altrettanto vero che anche all’interno della medesima cucciolata i singoli cuccioli possono avere una loro personalità. Ci sarà quindi quello più vivace, quello più paziente, quello più attivo, quello timido. Esistono dei test ben specifici, primo di tutti il Test di Campbell, che permettono già a due mesi di vita di identificare le linee primarie del carattere di un cucciolo. Questa cosa è importante per due motivi: in primis in caso di esigenze particolari ci permette di scegliere il cucciolo che meglio saprà soddisfarle. Nello specifico, se ad esempio c’è bisogno di un cane da pet therapy, piuttosto che di un cane adatto ad una famiglia con bambini piccoli o altro, potremo scegliere il cucciolo che meglio si adatta alla situazione per indole ed attitudine. Inoltre, anche nel caso si scelga un cane “a pelle”, perché QUEL cucciolo ci ha colpito particolarmente, sapere quali sono le sue esigenze ci aiuterà a vivere meglio il nostro rapporto con lui. Anche qui, il supporto di un esperto che sappia valutare la famiglia e l’animale è assolutamente fondamentale.
Come avete letto, non ho limitato le mie osservazioni alla sola razza Labrador, che noi alleviamo e tanto amiamo. Perché non è detto che il labrador sia necessariamente il cane adatto per voi. Si fa spesso l’errore di vedere il labrador come un cane universale, adatto a tutto, sempre pacifico, sempre disponibile, che sopporta tutti gli stress senza battere ciglio, ma non è così. Soprattutto non lo è nel primo anno e mezzo di vita, periodo in cui il cucciolo dimostra una curiosità ed una vivacità incontenibili. Il labrador ha delle esigenze particolari per quel che riguarda il rapporto con il “suo” umano: lo adora, lo venera, soffre di abbandono; ha delle richieste ben precise di attività, DEVE essere messo in condizione di lavorare per voi (dove “lavorare” non vuol dire farne un cane guida o da soccorso, si spazia dal riporto per gioco, alla corsa in compagnia, al comunque fare parte integrante ed attiva del vostro branco familiare), e non saper soddisfare questa sua esigenza rischia di farlo soffrire, o di sfociare in episodi distruttivi a danno della vostra mobilia. Se siete persone che stanno fuori tutto il giorno per lavoro, non avete tempo da dedicare esclusivamente a lui, ma volete solo un compagno che stia con tranquillo con voi quando siete in casa, o la custodisca in vostra assenza, il labrador NON è la scelta giusta da fare, o almeno un Labrador CUCCIOLO non deve essere l’unica vostra scelta – Valutate un adulto già educato, è un consiglio sincero.
Quello che noi, da allevatori, possiamo fare, è impegnarci affinché al momento della consegna il cucciolo sia stato seguito con cura, abbia socializzato con gli altri del nostro branco, abbia ricevuto i giusti stimoli in fase di sviluppo per farne un cane in grado di dare il massimo. Con il dovuto preavviso, possiamo fare una preselezione, con l’ausilio di una educatrice specializzata che esegue il test di Campbell su tutti i nostri cuccioli, in modo da identificare quelli particolarmente adatti al lavoro o alla pet therapy. Possiamo guidarvi, affiancati dall’educatrice, nella scelta del cane, ma anche della razza più adatti alla vostra esigenza. Ma senza la giusta consapevolezza di quelli che dovrebbero essere gli elementi essenziali su cui basare l’acquisto o l’adozione di un cane, anche il cucciolo meglio allevato può diventare problematico, perché non sarà nelle sue condizioni ottimali per stare bene, e non sarà in grado di dare quello che voi vi aspettate invece da lui. (Autore: Stefano Bastianello)

Facciamo chiarezza, non tutti i labrador sono uguali, le linee da lavoro sono caratterizzate da un cane più leggero mentre le linee da show prediligono cani di peso e massa superiore.
Oltre questo c’è il carattere di ogni singolo individuo, si osserva anche tra fratelli una spicata diversità di inclinazioni e attitudini, vale anche per i cani della stessa cucciolata.
Non di meno va considerata la normativa: un cane deve essere portato/affidato solo a persone che siano in grado di gestirlo anche dal punto di vista fisico – tradotto: un cane da 40 kg non può essere portato a spasso da una persona di 50 kg, facciasi eccezione per cani addestrati a dovere –

Dunque vi elenco alcune domande che dovresti tener presente, anche se non avete tutte le risposte, riflettete con calma e cercate di visitare allevamenti e/o educatori che possano aiutarvi a conoscere la razza e a delineare che tipo di cane combacia con voi. In fondo alla lista vi farò qualche esempio pratico.

-come siete voi fisicamente?

struttura media

struttura piccola

struttura grande

-che tipo di vita conducete?

-spesso a casa nel tempo libero

-spesso fuori nel tempo libero

-ho poco tempo libero ma posso farmi accompagnare dal cane durante la giornata

-sempre a casa

-cosa volete che il cane faccia in vostra compagnia?

-mi tenga compagnia

-mi accompagni nelle passeggiate in città

-mi accompagni al/in mare/montagna

-mi serve un cane da pet therapy

-voglio un cane da portare a addestrare per protezione civile

-vado a caccia/pesca, voglio un cane che mi affianchi

-mi piace l’idea del cane, non ho una attività ancora da farli fare ma ho molta voglia di averne uno

-che tipo di variazioni siete disposti a introdurre nella vostra vita per accogliere quel cane per i prossimi 14/15 anni?

-cambio anche macchina se serve

-spero non cambi molto il mio stile di vita, spero il cane condivida con la famiglia le giornate

-possiamo scendere a patti ragionevoli e di basso impatto economico

-conoscete i costi annuali che ha un cane (mangime, vaccini, controlli)?

-sì

-no

-come intendete gestire le ferie?

-lo portiamo con noi

-resta a casa e vicino/parente vanno a darli da mangiare

-lo portiamo in pensione

-come intendete gestire le uscite settimanali o del fine settimana?

-un po’ e un po’, il cane non può essere sempre con me

-frequento solo posti dove lui possa venire insieme

-il cane sta a casa

-quali sono le figure che si dispongono ad accudire il cane all’interno della famiglia?

-tutti

-solo io

-i più grandi

-mia/o figlia/o maggiore

-sono tutte d’accordo sull’acquisto?

-lo vogliono i bambini

-lo voglio io, vivo da solo

-lo vogliamo noi genitori, poi i bambini impareranno a conviversi

-avete una zona della casa/giardino da dedicare al cane?

-no, ho un appartamento piccolo

-il terrazzo è tutto suo/ha uno stanzino suo/ha un angolo cucina per lui

-abbiamo il giardino

-quante ore resta da solo? come intendete gestire quelle ore? 

questo solo voi potete saperlo

-avete avuto altri cani? 

-sì

-no

Non ci sono risposte sbagliate, ogni risposta vi permetterà di prendere coscienza della scelta che volete fare e se volete, potete inoltrarci le risposte per posta in modo tale che possiamo consigliarvi sul profilo attitudinale del vostro peloso ideale, lasciandovi poi la scelta di seguire i nostri consigli o comunque di lasciare fare al caso.

Una scelta consapevole porta a una vita di “branco” felice per tutti.

Diciamo che siete arrivati alla fine della lista e vi domandate: “Ma allora che Lab fa per me?”
Vi faccio qualche esempio al contrario, descrivendo dunque il tipo di labrador e abbinandolo al suo padrone ideale, non è verità assoluta ma spero vi aiuti a capire meglio.

-Labrador detto “esuberante/dominante/propositivo”: è un cane attivo, indipendente, non ha particolarmente bisogno del padrone, certamente prova piacere nel averlo ma non è il padrone il suo punto di riferimento, questo cane cerca continuamente il gioco, la esplorazione dell’ambiente, di fronte ad altri simili cercherà spesso di instaurare una gerarchia e dunque entrerà un competizione (non serve litigare per stabilire l’alfa, ma questo ve lo spiegherebbe meglio un educatore) questo tipo di carattere si abbina perfettamente a un padrone o nucleo famigliare dove ci sia una precedente esperienza di cane dominante, spesso questi nuclei famigliari hanno fatto precedentemente dei corsi o la loro quotidianità è cosi strutturata e chiara che il cane capisce immediatamente chi è l’alfa (umano) e dunque lo asseconda. Sono cani che non consigliamo alle famiglie con bambini piccoli tranne quelle con forte esperienza, sono cani adatti a single o coppie senza figli che poi portino il cane a educare, una volta educato è possibile introdurre bambini nella sua giornata. Non sono cani aggressivi, noi non alleviamo cani con tare caratteriali, ma paragonandolo a un umano, è un cane in perenne crisi adolescenziale che ha bisogno di una guida chiara e formata.

-Labrador “In attesa/equilibrato”: si tratta di un cane che cerca di assecondare il padrone senza per questo tarpare la sua personalità, cerca il contatto costante, facilmente addestrabile, apprezza le coccole e l’essere toccato, spesso si rendono conto della presenza di bambini, disabili o anziani e moderano i loro modi per interagire con questi.
Sono cani che non richiedono particolare educazione, certamente ogni proprietario di Labrador dovrebbe seguire un corso, ma questo cane ha una indole cosi affabile che lo si modella senza particolare tecnica, spesso l’uso della logica o principi della pedagogia possono rimediare a un corso nell’immediato.

-Labrador “introverso/passivo”: si tratta di un cane che ha costante bisogno del contatto con il padrone, questo cane non è mai riuscito a raggiungere una maturazione e sicurezza in età infantile, a questo cane serve un padrone che continui il nostro lavoro, un padrone paziente che sappia guidarlo con serenità alla scoperta del mondo, tendono a essere cani molto sereni, coccoloni, che non amano la confusione. Sono di ottima compagnia per persone mature o coppie con figli adolescenti, sconsigliamo il bambino piccolo che potrebbe risultare troppo rumoroso per il cane. Serve sempre un padrone che abbia quelle basi acquisibili con i corsi di educazione e inoltre serve un padrone che capisca come a questo cane serve più tempo del normale. Sono rari nella razza labrador, abbiamo avuto un solo caso, una femmina ceduta soltanto a 9 mesi quando abbiamo trovato la famiglia giusta per lei.

Ci terrei a precisare che i tre esempi sopra citati danno idee generiche dei diversi Labrador. Il primo e il secondo sono più comuni, il terzo non è auspicabile e quando si verifica serve una attenta guida per supportare il cucciolone durante la crescita.

(Autore: Martina A.)