Serena Pavese La risposta è lunga e chiede un po’ di onestà intellettuale, le razze da caccia hanno un anche il ruolo di simbolo del potere economico e influenza politica di chi le ha ideato…
Tranquilla, ci torno sull’argomento. Partiamo sfatando un mito, il pelo corto non è più funzionale al cane che nuota in sé, non è che il cane annega con tanto pelo o nuota peggio perché si inciampa nel pelo, altrimenti che senso hanno la maggior parte delle razze che lavorano in acqua e hanno il pelo lungo/riccio?
Sono mezzi scemi i terranova, i cao de agua, i perros de agua, i golden, i flat, etc… è più funzionale per chi lo deve asciugare, questo sì. Poi dobbiamo calarci nel contesto sociale e economico della “creazione” di queste razze, i Retriever, partiamo dicendo che altre razze riportavano e anche bene, oltre a stanare o fare punta, dunque… perché il cane di riporto? torna indietro nel tempo, o il cane era la ferramenta del lavoro o il cane era un simbolo di potere… perché dare da mangiare a sto cane costava e non avevamo la Royal a smerciare crocchette a du’ spiccioli… un cane specifico per una funzione specifica, cosi specifica, era un bel biglietto da visita, quando i primi cani furono importati (fine ‘700, inizio’800) erano a pelo lungo ed erano nelle mani dei marinai che facevano la rotta UK-Canada (lo, so, non era Canada ancora ma non scendiamo troppo nei dettagli) perché erano a pelo lungo? perché abbondava quello e se vendi (i poveri pescatori Canadesi), vendi quello che ti avanza, non quello che non sai perché ti è nato ma torna comodo per il lavoro in mare, come descritto da un racconto del 1822… Apriamo una parentesi? perché il cane “Canadese” andava bene a pelo corto? Dobbiamo prendere in considerazione il clima, in quelle zone, con quel freddo NESSUN cane nuotava volentieri, se nuotava doveva, sì, non trattenere acqua e asciugarsi il prima possibile, in quelle zone se esci dall’acqua rischi che ti si formi il ghiaccio in mezzo al pelo del cane… ma i nostri attuali cani non lavorano in quelle condizioni e nemmeno UK, pure nel ‘800, aveva un clima simile, ecco perché il pelo lungo andò benissimo…
Adesso torniamo ai nostri sfigatissimi pescatori dell’inizio ottocento, loro volevano incrementare le entrate dunque questo cane “Canadese” era ottimo per cacciare all’alba e al tramonto (per questo i primi due colori allevati furono il nero e il marrone, ecco il perché dell’occhio scuro), da quello che ho letto e per deduzione logica non era un puro riportista, l’ottocentesco cane in questione trainava legname, aveva doti di guardia (si, basta leggere le cronache del tempo) e sicuramente sapeva cacciarsi qualcosa quando aveva fame, viene facile capire che per uno strato sociale non benestante era mana dal cielo, potevano incrementare le entrate anche perché continuavano a fare i marinai… prima o poi accade, qualche signore benestante vede questi cani al lavoro e siccome avanzano soldi e tempo possiamo ipotizzare che “raffinare” la razza, creandone una “a immagine e somiglianza” (passatemi la battuta) fosse troppo allettante, inizia il periodo alla corsa al cane, adesso scendi ancora nella testa di questi nobili, c’è questo cane che potrebbe riportare la selvaggina, lavoro che facevano anche altre razze perché Retriever non era un razza ma un tipo di lavoro ma non apro la parentesi adesso, e c’è una sua versione a pelo corto, rara e molto costosa, che ha il vantaggio di asciugarsi in fretta se devo farlo entrare a casa per farlo vedere a mio cugino (e per il mio cugino non scherzo perché uno dei primi allevatori di Labrador a pelo corto era il cugino del conte, ma questa è altra storia) che fai? Non lo prendi? Non ti punti a allevare un cane che nessuno ha? I pelo lungo hanno quel aspetto rozzo che facilmente si accosta alla plebe, il pelo corto è più… esclusivo, regale… sì, ok, si asciuga prima ma il cane a pelo corto trema quando risale in barca mentre il pelo lungo regge meglio lo sbalzo termico, inoltre il pelo lungo o riccio se la cava meglio nei terreno con rovi, sulla terra ferma, terreno di caccia della plebe…Adesso mi sono divertita a calcare la mano sulla binomio Nobile e plebe ma a un certo punto, e qui mentre leggi stanno passando quei 50 anni, ci troviamo con Sir Dudley Marjoribanks, in seguito diventato Baron Tweedmouth, che decide di prendere quel Wavy Coat giallo, Nous, e accoppiarlo con un Tweed Wather Spaniel (cagnetto a pelo riccio lungo, oggi estinto… ma come? Non erano inetti a lavorare con l’acqua questi cani a pelo non raso? Mah!), il nostro neo Barone (o Baronetto ma non capisco la differenza, povera me!) era un politico liberale, poi abbiamo chi ideo la razza Flat (come la conosciamo oggi) e il Kennel Club(sì, quello!) Mr. Sewallis Shirley che almeno era del partito conservatore, di nobili origini ma non IL conte/barone/duca, era il figlio della figlia del baronetto. Capisci che abbiamo dei nuovi nobili e personaggi secondari che cercano di lasciare la loro impronta con i metodi comunicativi dell’epoca… Uno si inventa una razza, l’altro raffina il cane rozzo a pelo lungo (Wavy) per trasformarlo nel Flat…. e poi in disparte abbiamo due famiglie di un certo spessore e antichità che si puntano a selezionare la variante a pelo corto. All’inizio tutte e tre le varianti erano raggruppate nella stessa sezione del libro genealogico, tant’è che si accoppiavano tra di loro, poi non sto a scendere nei dettagli ma la MIA percezione e che, a parte tutte le manfrine romantiche (che piacciono anche a me, occhio) sulla purezza (manco fossero Maria Immacolata ‘sti cani) e la prestazione in terreno da caccia, il pelo corto, L’UNICA razza da riporto a pelo corto e liscio, abbia mantenuto quell’aria di esclusività, di qualcosa per pochi scelti e che, passato il periodo del “solo per pochi e scelti” dell’inizio del ‘900, siano state concentrate le risorse nel allevare quello che tutti volevano, il mito del cane puro di Labrador e Terranova, dimenticando che il primo standard del LABRADOR parla di un pelo lungo…
Si, certo, forse avevano pasticciato troppo con il Flat rendendolo un filino schizzinoso, tipo “io su quel fango non ci vado, il mio meraviglioso pelo lungo e liscio si sciuperebbe”, altrettanto con il Golden… il Curly forse era un filino sgraziato all’epoca, non lo nego, ma di motivi concreti, papale papale, non ci sono, se il cane serve a riportare l’anatra abbattuta, che lo faccia in 3.1 nanosecondi o in qualche minuto… non è che ti si raffredda la minestra e/o perdi la parata della regina, su! La storia e le versioni della verità non sono mai puramente logiche o inattaccabili, quello che questi allevatori moderni non capiscono e che noi coltiviamo la passione di qualcuno del passato, faccio eccezione solo per le razze da lavoro che ancora oggi lavorano ma oggi se riporto con un pelo lungo o un pelo corto non è che il pelo corto mi riporta più selvaggina che poi io venderò al mercato, capisci il senso?
Non si tratta di un vantaggio alla sopravvivenza, non lo era nemmeno all’epoca della selezione di queste specifiche razze… È una lotta sterile, il pelo lungo è anche esso un concetto romantico, un gingillo del passato… solo io che non me la racconto… io sono romantica, a me piace la storia e me ne sono sempre fregata di chi ama mentire a se stesso… tutto qui…

Perché Corto si e Lungo no?