Trovo questo articolo molto valido perché vi da una infarinatura sul conto dei costi che si affrontano quando si alleva seriamente.

Nel nostro caso, siamo nel 2015 e  non portiamo cani alle Expo, dunque abbiamo deciso di non ripassare questa voce, quando accadrà ne riparleremo.

D’altra parte l’articolo non cita il costo per la valutazione caratteriale alla quale noi sottoponiamo i nostri cani o la monetizzazione del tempo dedicato al Bio Sensor, all’Arricchimento Ambientale e all’Attivazione Mentale che noi invece mettiamo in atto. Non voglio muovere accuse o fomentare animosità, ma dovete aver presente che allevare “in regola” anche dal profilo fiscale è una scelta che non molti attuano.

ARTICOLO DI VALERIA ROSSI – “TI PRESENTO IL CANE”

“1000/1200 per un cucciolo (venduto con documento fiscale)? Ma è un furto!” … o forse no?

“1000/1200? Ma è un furto! E’ un cucciolo, non è mica d’oro!” Chi non ha mai sentito dire questa frase (o chi non l’ha mai detta/pensata in prima persona) scagli la prima pietra. Eppure, quando si parla di cuccioli di qualità, queste cifre non dovrebbero far inorridire nessuno (anzi, mille euro sono ancora una cifra piuttosto modesta: per le razze più difficili da allevare si arriva a cifre ben diverse). Un furto? Speculazione? “Lucro sulla vita di poveri animalucci innocenti”, come tendono a far pensare gli animalisti, spesso acerrimi nemici degli allevatori seri (che invece sarebbero la prima e più efficace risposta al problema del randagismo)? Il fatto è che la gente normale non sa che cosa effettivamente “si paga” in un cucciolo, né quali sono i costi reali che un allevatore deve sostenere. Qui trovate un primo elenco dei fattori che contribuiscono a formare il prezzo del cucciolo. Così potete farvi un’idea di come lavora un “vero” allevatore (i “riproduttori di cani”, detti anche “cagnari”, appartengono a una categoria diversa).
1 – Si paga la selezione Testare il carattere dei riproduttori e soprattutto la loro salute, ovvero effettuare radiografie per il controllo della displasia ed altre indagini (come le visite oculistiche) per accertare che siano esenti da malattie ereditarie ha un (alto) costo. Fare esposizioni (magari in tutto il mondo) per sottoporre i propri riproduttori al giudizio degli esperti ha un (alto) costo.
2 – Si paga una parte di “rimborso” per le spese effettivamente sostenute per allevare una cucciolata DOC, che non sono poche e che comprendono: a) mantenimento dei riproduttori, che mangiano, vanno curati, vanno accuditi anche quando non fanno cuccioli; b) spese mediche per tenere sotto controllo la fattrice durante la gravidanza, per intervenire con eventuale cesareo se il parto non avviene naturalmente, per far controllare nuovamente la fattrice e i cuccioli nei giorni successivi al parto; c) spese di mangime da svezzamento di alta qualità per i cuccioli, spese per il successivo mangime specifico per “puppy” (sempre di alta qualità), spese relative a vaccinazioni, sverminazioni, microchip eccetera. Queste spese di mantenimento vengono sostenute dall’allevatore fino a due mesi e mezzo/tre mesi, perché il buon allevatore, che vuole darvi un cucciolo DOC, difficilmente lo cederà prima di questa data: sia perché il cucciolo fino a questa età ha ancora bisogno “psicologico” di vivere con madre e fratelli – imparerà le basi della socializzazione, cosa che ci risparmierà possibili problemi di carattere in futuro – sia perché alcuni difetti non sono assolutamente riscontrabili in un cucciolo più giovane. d) spese relative all’iscrizione dei cuccioli ai libri genealogici  (molto più basse di quanto non vogliano farvi credere i cagnari che chiedono 2 o 300 euro per un pedigree –  che in realtà ne costa circa 30 – ma comunque da mettere in conto anche perché la spesa va moltiplicata per il numero di cuccioli).
3 – Si paga l’effettiva bellezza (anche se sarebbe più corretto dire la “promessa” di effettiva bellezza) del cucciolo. Un allevamento serio non vi venderà mai a prezzo intero un cucciolo con dentatura imperfetta, o che porta male la coda: ma farlo nascere, allevarlo e mantenerlo gli è costato tanto come gli altri. Quindi, in generale, la spesa che sosterrete per il cucciolo DOC comprende (in parte) anche i “rischi di allevamento” consistenti in cuccioli imperfetti che un allevatore serio non può e non vuole vendere (i cagnari sì!), ma che di solito dà in affidamento a titolo gratuito o con un forte sconto. Ecco i motivi per cui l’allevatore serio, coscienzioso, che fa selezione e dà certe garanzie non potrà MAI tenere gli stessi prezzi di chi produce cuccioli “a caso”, e tantomeno di chi compra e rivende cani dal prezzo di base bassissimo, come i cuccioli che provengono dai “canifici” dell’Est. 
I CONTI EURO PER EURO di Veronica Zito Partiamo dal fatto che io abbia tre cani in età da riproduzione: anche se di solito un allevatore NON ha solo tre cani, perché ci sono anche i giovani (che ancora non portano alcun vantaggio economico) e soprattutto i “pensionati”, ovvero i vecchietti che non riproducono più. Che vuoi farne? Buttarli in mezzo a una strada? Io non ci penso proprio, perché sono un allevatore che ama i propri cani. Quindi me li tengo, e loro mangiano proprio come gli altri (e mi costano più degli altri in spese veterinarie, perché i vecchietti qualche acciacchino ce l’hanno sempre). Comunque, per semplificare le cose diciamo che ho solo tre cani da riproduzione, e buttiamo giù due cifre: 1 – i cani non mi sono piovuti dal cielo: li ho acquistati. Il prezzo di un cane adulto parte dai 1500 euro e arriva… alle stelle. Se li avessi acquistati cuccioli li avrei pagati circa 1000 euro l’uno, ma li avrei anche dovuti mantenere per almeno due anni, e la spesa più o meno si equivarrebbe. 2 – certamente non uso un cane in riproduzione se prima non ho fatto le lastre per la displasia e il controllo delle altre malattie genetiche. I controlli variano da razza a razza, ma diciamo che la media è di due controlli (displasia anca e gomito, oppure displasia e malattie oculari, o ancora displasia ed ecodoppler). Minimo sono 500 euro a cane. 3 – i cani mangiano, vero? Diciamo che uso un mangime da 35-40 euro al sacco? (non è vero, quello che uso in realtà ne costa 50, ma diciamo che sono un allevatore un po’ meno fissato e che ne uso uno più economico). Un sacco da quindici chili, con tre cani, mi dura venti giorni. Fanno circa 700 euro all’anno. 4 – I miei tre cani avranno almeno un problemino di salute all’anno (magari fosse solo uno!)? Tre visite veterinarie, anche con un dottore che lavora quasi a prezzo di costo, sono 150 euro all’anno. 5 – I vaccini glieli vogliamo fare, sì? 75 euro ogni anno. 6 – La prevenzione contro la filaria la facciamo? E il collare per prevenire le punture di flebotomi, contro la leishmaniosi, glielo vogliamo mettere? 45 euro i collari, 60 euro la prevenzione antifilaria (ogni anno). 7- che i miei cani sono belli e tipici, e che saranno in grado di riprodurre cuccioli belli e tipici, non posso raccontartelo e basta: te lo devo dimostrare. Quindi li porterò in esposizione. Se sono proprio “tirato” girerò solo in Italia, ma se ci tengo a mostrare il valore dei miei cani andrò anche all’estero. Allora: circa 50 euro per ogni iscrizione, spese di viaggi, soggiorni, tempo perso eccetera…non quantificabili. Smarronamento, ancor meno quantificabile. 8 – se la mia razza è sottoposta a prova di lavoro, per iscrivere il cane in classe Lavoro (l’unica in cui potrò avere il CAC) devo prendere come minimo un CAL. Se voglio fare un campionato italiano o sociale, in molte razze, mi serve almeno un brevetto di lavoro (in altre me ne servono tre). Ti do solo un’idea generale: fare un primo brevetto costa intorno ai 2000 euro (ovviamente a cane). 9 – I miei cani sono miei amici, non “oggetti” da cui spremere cuccioli. Quindi mettiamo pure in conto (visto che glieli compro) giochi, brandine, cappottini (se la razza ne ha bisogno), ossetti, giochetti eccetera. Non quantifico perché c’è troppa elasticità, ma anche queste cose costano. Sono un allevatore proprio freddo e cinico, e non compro neanche un giochino ai miei cani? Be’, almeno due ciotole ciascuno gliele vogliamo dare, o pensi che butti mangime e acqua per terra? Una ciotola in acciaio inox costa circa 15-20 euro a seconda della misura. Moltiplica per sei. Quelle di plastica costano meno? Certo, ma ogni due mesi le devo ricomprare tutte e sei perché i cani le hanno rosicchiate…quindi lasciamo perdere, è meglio. E adesso…voilà, siamo pronti per far accoppiare i cani. I miei cani, se sono solo tre, saranno ovviamente tre femmine: che me ne farei di un maschio in un allevamento così ristretto? Quindi: 10 – uno striscio alla cagna lo vogliamo fare, giusto per sapere quand’è il giorno giusto e non fare un viaggio a vuoto? 50 euro 11 – il viaggio non quantifichiamolo, perché posso essere così fortunato da trovare un maschio come voglio io a poca distanza da casa… ma più spesso (e in certe razze è la norma) devo andarmelo a cercare all’estero. Ci perdo anche minimo una giornata, a volte due. 12 – la monta me la devo pagare: non è che un maschio titolato e famoso copra per i begli occhi della mia cagna. Minimo 1500 euro. 13 – sarà rimasta incinta la mia cagnina? Ecografia, minimo 80 euro. 14 – quanti cuccioli avrà? Mi serve saperlo, per avere un’idea delle prenotazioni che posso prendere. Radiografia, altri 80 euro. 15 – una femmina gravida, almeno il secondo mese, mica può mangiare la stessa robetta da quattro soldi che ho deciso di dare agli altri. Almeno in questo periodo (e per altri due mesi di lattazione) passo a un mangime da 60-70 euro al sacco: e poi aggiungiamo integratori, vitamine, calcio ecc. 16 – arriviamo al momento del parto: tu ti fideresti a lasciar fare tutto alla cagna? Io no. Presenza del veterinario in allevamento, minimo 50 euro. In alcune razze il cesareo è la norma, in altre no, ma può sempre capitare che qualcosa vada storto e che vi si debba ricorrere. Se capita, almeno 200 euro (sempre con il nostro veterinario che lavora sottocosto, eh?) 17 – Evviva, sono nati 5 cuccioli! Ora bisogna: a) sverminarli almeno tre volte, circa 50 euro b) vaccinarli, 25 euro x cinque c) iscriverli all’ENCI, cca 30 euro a cucciolo d) microchipparli, cca 250 euro Nel frattempo alla mamma devo fare l’ossitocina post partum e cominciare a integrare la sua alimentazione più di quanto era incinta, perché l’allattamento la “consuma” ben di più. 18 – Verso i 30-35 giorni dovrò cominciare ad aiutare la mamma, dando ai cuccioli il latte in polvere, poi i primi omogeneizzati, poi le pappe da svezzamento. Una scatoletta di latte in polvere (UNA poppata) costa circa 20 euro. Sai quante volte mangeranno questi cuccioli prima di essere consegnati ai nuovi proprietari? Non farmi fare il conto, che mi sento male. 19 – è estate, per caso? Ahi, ci saranno pulci e zecche. Protezione per tutti, mamma compresa (e comprese le altre due cagne, poverine): circa 150 euro per ogni mese estivo. 20 – alla mamma (che nel frattempo è stata sverminata, ha continuato a mangiare cibo altamente proteico e altamente costoso e si è presa tutti i suoi bravi integratori), ha un problemino: non le va via il latte. Qui mi sveno di brutto con il Galastop che costa 23 euro al botticino da 15 ml (devo darne un ml ogni 10 kg di peso del cane al giorno: pensa che bello, se allevo alani o mastini napoletani ). 21 – nel frattempo i cuccioli sono svezzati e mangiano come cavallette (mangime puppy, il più caro del mondo, superproteico: ma vogliamo che crescano bene, sì o no?). Ho già la coda alla porta di clienti in attesa? Bene, dovrò mantenerli solo per due mesi (se li consegnassi prima NON sarei un allevatore serio). Non ho la coda alla porta? E allora può succedere che uno o più cuccioli mi restino in allevamento fino a quattro, cinque mesi…o magari per tutta la vita, perché non sta scritto da nessuna parte che io trovi qualcuno disposto ad adottare un cane già grandicello. E questo è quanto succede se fila tutto liscio o quasi (il “tutto-tutto” liscio è talmente raro che non mi sembra neanche il caso di considerarlo). Però possono andare storte MOLTISSIME più cose di quelle che ho descritto. Esempio di cosa storta-ma-non-troppo: un’infestazione di coccidi. Una compressa di medicinale specifico ogni 4 kg di cucciolo per 5 cuccioli, tutti i giorni. La scatola costa 10 euro e dura due giorni. Esempio di cosa più storta ancora: due di questi 5 cuccioli sono maschi, ma a uno dei due non scende un testicolo. Devo cederlo in cambio delle sole spese sostenute, perché un allevatore serio non vende cani monorchidi. Ma il dramma è che adesso so di avere almeno un riproduttore che porta criptorchidismo: cercherò di stabilire se si tratta del padre o della madre, e una volta identificatolo dovrò toglierlo dalla riproduzione. Se è la femmina, ovvero la mia cagna, ovviamente me la tengo: è mia e le voglio bene. Quindi passerà il resto della sua vita a giocare, dormire….e mangiare, senza più fruttarmi un euro. Esempio di cosa stortissima: i cuccioli muoiono tutti. Può succedere, sai? Basta un’infezione virale contro cui è quasi impossibile difendersi. Concludendo…che dici, sono davvero così tanti 1000/1200 euro per un cucciolo? NOTA: questo articolo, che abbiamo riproposto perché lo riteniamo ancora attualissimo, è del 2002. I prezzi dei cuccioli, da allora, sono aumentati ben poco (spesso nulla). Tutti gli altri prezzi che trovate indicati, al contrario, sono aumentati almeno del 20%.