Nella selezione del Labrador a pelo lungo entrano i cani a pelo corto ma portatori di pelo lungo, cani a pelo lungo, cani con macchie bianche in qualunque parte del corpo, incluso bolo pads.
PERCHé?
Perché cerchiamo quei cani che hanno un genoma ben preciso.
Per capire veramente l’argomento serve un veloce ripasso alle basi di genetica che spiegano il perché abbiamo un cane nero a pelo corto (partiamo dal nero, come era in origine)
A partire dal 1521 i Portoghesi hanno la gestione delle zona di Labrador e Terranova. Sono soliti viaggiare con cani a bordo, nello specifico il Cao dei Agua Portugues e il Cao de Castro Laboreiro.
Tralasciando le doti funzionali, questi sono cani che hanno il seguente corredo genetico:
-pelo lungo
-pelo riccio
-mantello di colore uniforme
-macchie bianche
-pelo corto
-colore nero, giallo e fegato
Solo elencandole, capite che abbiamo la base dei retriever.
Che geni regolano queste caratteristiche estetiche?
-FGF5 per la lunghezza del pelo, corto o lungo, il corto domina sul lungo:
L/L: pelo corto – L/l: pelo corto ma portatore di pelo lungo – l/l: pelo lungo (omozigote recessivo )
-KRT71 per il pelo riccio, presenza o assenza, il riccio domina sul liscio
R/R: pelo riccio – R/r: pelo riccio ma portatore del pelo liscio – r/r: pelo liscio (omozigote recessivo )
-K-locus per l’uniformità del colore del mantello o tigrature
Le variabili sono:
KB – Allele dominante sia per kbr che per ky – porta al mantello uniforme/monocromatico, indipendentemente dal valore del secondo allele, o del Agouti o S-Locus
kbr – Allele dominante solo per ky, in presenza di gene composto da kbr/ky avremmo il mantello detto “Brindle”/Tigrato – retaggio del mantello del Cao de Castro Laboreiro.
ky – permette la espressione del A-Locus.
The K locus plays a crucial role in coat colour determination. The findings for it are relative new and changed the understanding of canine colour, as the K-locus includes traits formerly attributed to other genes.
KB is the dominant allele, which leads to expression of single coloured fur in pigmented areas. This trait was formerly attributed to AS of the Agouti (A) locus. There are two other alleles, kbr and ky. KB is dominant to both kbr and ky, while kbr is dominant only to ky. kbr is responsible for the brindle pattern. The recessive allele ky allows the basic patterns of the A locus to be expressed. Same does the kbr allele, but with brindling of any tan, fawn, or tawny areas. Any animal with at least one KB allele will be single-colored in the pigmented areas. (Laboklin)
-S-locus per le macchie bianche
White spotting in dogs is mostly caused by variations of MITF. Depending on a short interspersed nucleotide element (SINE), the dog is spotted or not.
Del is the dominant allele and causes solid or single-coloured dogs (genotype del/del). Dogs that inherit SINE (genotype int/int) homozygous have white markings that either cover at least the ventral surface (mantle pattern) or most of the body (piebald or extreme white spotting). In most breeds, dogs heterozygous for the SINE-insertion (genotype del/int) are solid colored or have minimal white spots, e.g. on the toes. In some other breeds heterozygotes show white undersides, often with a white collar called pseudo-Irish. (Laboklin)
-A-locus
The A locus is responsible for a number of common coat patterns in the dog. Expression of the A-locus requires any combination of two ky or kbr alleles at the K locus, and at least one E or EM allele at the E locus. The Agouti gene and its variations determine the coat colours fawn / sable (Ay), wild type (aw), tan points “”, and recessive black(a).
Ay analysis proves absence or presence of the mutation typically responsible for fawn or sable. In fawn / sable dogs this test shows if other agouti alleles are present but hidden (only one copy of Ay). It also demonstrates how many copies of this allele are hidden in dogs, which cannot express agouti types (KB/KB, KB/kbr, KB/ky, at the k locus and/or e/e at the E locus).
The analysis of a shows whether a black dog is black due to “recessive black,” or the more common black at the K locus. It also reveals non-black animals carrying “recessive black.” (e.g. German Shepherd Dog, Shetland Sheepdog).(Laboklin)
Vi è una particolarità non trascurabile, il K-locus agisce come un mantello/copertura, in due sue varianti, cosi come l’A-locus in una variabile.
-B-locus: colore nero o cioccolate, dove nero domina su cioccolate
B/B: nero – B/b: nero porta chocolate/fegato– b/b: chocolate/fegato
-E-Locus: colore giallo
The four alleles (forms) of this gene are black (E), domino/grizzle (EG), melanistic mask (EM) and red (e). The red/yellow coat colour (e) is inherited in an autosomal-recessive trait. E, EG and EM are dominant to e, therefore a dog must have 2 copies of e to be red or yellow. The DNA test offers the detection of carriers. The test does not detect the domino/grizzle (EG) or melanistic mask allele (EM) (Laboklin) noi abbiamo praticamente eliminato dalla selezione gli alleli EG e EM, che danno le maschere.
Ottimo, adesso capite perché vogliamo specifici labrador.
Ma prima, un veloce ripasso di terminologia:
*GENE: In biologia, unità funzionale del genoma, localizzata in una zona specifica di un cromosoma ( locus ), responsabile della trasmissione dei caratteri ereditari; è costituito da una sequenza di DNA che codifica una specifica proteina; negli organismi diploidi è presente in due forme alternative (chiamate alleli ) che determinano quale carattere si manifesterà nell’individuo.
-
Gene dominante, il cui carattere si manifesta quando è presente sia allo stato omozigote sia allo stato eterozigote.
-
Gene recessivo, il cui carattere si manifesta solo nella condizione di omozigosi, in quanto la sua azione allo stato di eterozigote è mascherata da un allele dominante.
*Omozigote: In genetica, individuo che, per un determinato carattere mendeliano, sia dominante (AA) che recessivo (aa), presenta geni di origine paterna e materna identici.
*Eterozigote: In genetica, individuo nel quale uno o più caratteri sono determinati da coppie di alleli diversi. (Aa)
*Fenotipo: In biologia, l’insieme delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo, quali risultano dall’espressione del suo genotipo e dalle influenze ambientali. (è quello che vediamo del nostro cane)
*Genotipo: La costituzione genetica di un organismo o di un gruppo di individui, corrispondente all’insieme degli alleli presenti per ogni gene, che presiede all’espressione dei caratteri somatici ( fenotipo ). (è come si compone realmente il nostro cane)
Il colore si regola in base a 2 geni, ognuno composto da due alleli, il che mi da la possibilità di avere un cane nero ma che porta ciocco e giallo.
La lunghezza del pelo è regolata da un gene composto da due alleli, il che mi permette di avere sia:
-cani omozigoti dominanti (pelo corto, perché come detto prima, il pelo corto domina sul lungo)
-cani eterozigoti (ha il pelo corto ma porta il pelo lungo)
Come si manifestano questi fenotipi? il pelo corto è dominante sul pel lungo e il mantello a colore uniforme è dominante sul mantello con macchie o tigrature. Ecco perché nella prima generazione di incroci tra un Cao de Agua Portugues (CAP) e un Cao de Castro Laboreiro (CCL), ottennero un cane a pelo corto e del colore nero. Questo dunque, avvallerebbe la teoria degli estremisti riguardo alla “purezza” del mantello nero a pelo corto, ma per dire che una razza è tale, serve che i vari elementi si riproducano e trasmettano alla loro progenie un fenotipo ben preciso, cosa che non potrebbe accadere con questi cani, perche?
Ve lo spiego velocemente:
CAP pelo corto tigrato + CCL pelo lungo/riccio nero = 100% cucciolata colore nero a pelo corto, ma portatrice di tutte le altre variabili. Chiamiamo questa cucciolata F1
Nella F2, dove avremmo i figli della F1 che si sono accoppiati tra di loro, ma i F1 in questione sono tutti eterozigoti per tutti i geni che ci interessano. Che vuol dire? che nella F2 riavremmo cuccioli con le caratteristiche genetiche recessive che si manifestano, dunque, pelu lungo, pelo riccio, tigrature, etc.
La selezione del Labrador s’è concentrata sul mantello nero a pelo corto, non avevano i laboratorio per escludere i portatori di altri geni, ma anche fosse stato possibile, viste le risorse in campo nel 1820 al 1950, il periodo di maggiore difficoltà per la razza, senza i portatori, sinceramente penso che la razza si sarebbe estinta, o meglio, il progetto si sarebbe dimostrato non viabile. Non dimentichiamo che per poter fissare una caratteristica estetica da un mix del genere, sarebbero serviti un numero di allevatori e di cani di gran lunga superiore a quello che la storia ci descrive. Ma torniamo al Labrador a pelo lungo.
Cosa possiamo fare noi, adesso?
Riunire in accoppiamento quei cani che hanno manifestato “anomalie” nella razza labrador, per riassemblare il Labrador ORIGINALE, quello che nella letteratura del ottocento è il primo soggetto a essere classificato come LABRADOR, ma per noi, oggi, è il Labrador a pelo lungo. E’ immorale o poco coerente con la storia? Qui sono costretta a chiedervi di leggervi la storia del Levriero Irlandese, ma non quella che trovate su Wikipedia, approfondite. Altrettanto siete pregati di farvi un giro sulla storia del Mastino Napoletano… e dopo averlo fatto apprenderete come questo progetto è unico nel suo genere, proprio perché non mira a mischiare razze per ottenere un risultato estetico, ma punta a ricomporre un cane da un ceppo dei suoi discendenti, che fortunatamente trasporta ancora il corredo genetico del antenato ormai dimenticato.
A che risultato si vuole attingere in questo progetto?
Un cane derivato dal Labrador, a pelo lungo e, possibilmente, con le macchie bianche al petto e alle estremità degli arti.